Albergo ad ore

lo lavoro al bar
d’un albergo a ore
porto su il caffè
a chi fa l’amore.
Vanno su e giù
coppie tutte eguali,
non le vedo più
manco con gli occhiali…
Ma sono rimasto là come un cretino
vedendo quei due arrivare un mattino:
puliti, educati, sembravano finti
sembravano proprio due santi dipinti !
M’ han chiesto una stanza
gli ho fatto vedere
la meno schifosa,
la numero tre !
E ho messo nel letto i lenzuoli più nuovi
poi, come San Pietro,
gli ho dato le chiavi
gli ho dato le chiavi di quel paradiso
e ho chiuso la stanza, sul loro sorriso !
lo lavoro al bar
di un albergo a ore
porto su il caffè a chi fa l’amore.
Vanno su e giù
coppie tutte eguali
non le vedo più
manco con gli occhiali !
Ma sono rimasto là come un cretino
aprendo la porta
in quel grigio mattino,
se n’erano andati,
in silenzio perfetto,
lasciando soltanto i due corpi nel letto .
Lo so, che non c’entro, però non è giusto,
morire a vent’anni e poi, proprio qui !
Me Ii hanno incartati nei bianchi lenzuoli
e l’ultimo viaggio l’ han fatto da soli:
né fiori né gente, soltanto un furgone,
ma là dove stanno, staranno benone !
lo lavoro al bar
d’un albergo ad ore
portò su il caffè
a chi fa l’amore…
lo sarò un cretino
ma chissà perché
non mi va di dare a nessuno
la chiave del tre !

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6 risposte a Albergo ad ore

  1. giovanni ha detto:

    Ciao Giuseppe. Intanto voglio ringraziarti per avermi invitato. E’ sempre un piacere condividere momenti ed emozioni con un siciliano verace. Poi devo complimentarmi con te per questa bella poesia, dolce e amara ad un tempo, che denota grande sensibilità.
    Sarà sempre un piacere entrare nel tuo spazio.
    Un abbraccio.

  2. adele ha detto:

    Ciao Giuseppe.
    Passo per un saluto….da tanto tempo ho perso il contatto con tutti voi!
    Buona serata
    Adele

  3. Nonno Nino ha detto:

    Delle due edizioni italiane, preferisco quella di Paoli a quella della Vanoni.
    La prima, più recitata e intrisa di realismo triste.
    La seconda un po cantilenata, nel tentativo di imitare il suono ed il ritmo di un pianino. Tu che ci sai fare faccene ascoltare almeno una.

  4. Nonno Nino ha detto:

    Scusa l’ imprecisione: non avevo aperto lo spaces e quindi non avevo ascoltato la giovane vpce di Pagani, troppo giovane sottratto alla vita.

  5. Giuseppe ha detto:

    Ninuzzu, te li farò ascoltare entrambe. Anche a me piace di più la versione di Paoli. Ma quella di Herbert mi pare la più "sdrammatizzante". Un caro saluto ad Adele ed un benvenuto a Giovanni.

  6. Nonno Nino ha detto:

    Grazie tre volte.

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